Vino Groppello
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Il vitigno tipico della sponda bresciana del Garda, nato in Valtènesi, diventa un vino rosso intenso o un rosato piacevole: scopri il gusto del Groppello!

Dalle uve coltivate nel Nord Italia (da secoli) nasce questo vino, che però ha le sue origini nella zona del Lago di Garda. È da qui che il Groppello come vitigno a bacca rossa si è diffuso nei territori limitrofi di Lombardia, Veneto e Trentino.

La pianta originaria, nota già ai romani e descritta anche da Virgilio, nell’epoca moderna è stata sempre più coltivata e raffinata nella lavorazione dalle uve al vino, per la gioia del mio e vostro palato…

L’antico vitigno del Garda

Definito Groppello dal veneto gropo, ovvero “groppo” nel significato che richiama il nodo di grappoli e acini stretti tra loro. Dall’iniziale vitigno coltivato per la maggior parte in Valtènesi, si è poi suddiviso in varianti della Val di Non, dove viene coltivato il Groppello di Revo, oppure il Groppello di S. Stefano.

Il Groppello della sponda bresciana è detto Groppello di Mocasina e ci dona le uve per i vini più corposi, dal sapore intenso dettato dagli aromi. Un altro tipico della zona gardesana è il Groppello Gentile, detto anche Groppellone, e viene usato per creare vini più delicati come il Chiaretto rosato – aromi floreali, fruttato, fresco, molto amato per gli aperitivi!

Quando si uniscono le uve del Groppello di Mocasina e del Groppello Gentile, i vini sono quasi “compiuti”, tra l’intensità del primo e la finezza del secondo. Ma vi starete chiedendo “Insomma, i vini del Groppello quanti sono?”

I Vini del Groppello 

In base ai territori di vinificazione, le uve vengono trattate in purezza o in assemblaggio, per dare vita a vini differenti, ovviamente. Le aree intorno al Garda lavorano le uve in purezza, e il vino Groppello diventa rubino brillante, vivace nel gusto ma morbido, variegato negli aromi, da quelli fruttati a quelli speziati, ma sempre delicati.

Il vino Groppello rosso è armonioso, morbido per il palato, corposo ma non troppo, si potrebbe dire, e con una buona acidità naturale. Spesso viene accostato alle pietanze saporite, dai primi piatti con sughi di terra, alle carni bianche o rosse, ai formaggi di media stagionatura ed i salumi saporiti.

Nelle versioni rosé, con denominazione propria, è celebre per la leggerezza e l’abbinamento prezioso con aperitivi, salumi, pesce del lago. Una questione particolare, legata al clima del Garda, è il fatto che il vino Chiaretto Groppello è il primo vino che arriva in tavola a febbraio, nel pieno dell’inverno. 

Quando viene assemblato con il Marzemino, il Sangiovese e il Barbera – cosa frequente anche nella zona del Garda – ci dona un Garda Classico, corposo, con cui molti pasteggiano con carni di cacciagione. 

Viene creato con dei disciplinari ben definiti nel tempo, e sappiamo che dopo un invecchiamento di due anni si ottiene il Groppello Riserva, maturo al punto giusto.

Gustare il Groppello nel suo territorio

Come vino tipico della Valtenesi esso risente del clima di questa zona tra il Lago di Garda e le Colline Moreniche. Oggi è una terra che ricade sotto la provincia di Brescia, ma per secoli ha avuto un’autonomia territoriale formata dai collegamenti costanti tra i comuni della riviera e quelli delle colline. Tra le zone di maggiore produzione del vino Groppello ci sono le rive di Moniga del Garda, Padenghe, Manerba del Garda e San Felice del Benaco, oppure le colline di Puegnago del Garda, Polpenazze del Garda e Soiano del Lago. 

Per gustarlo al meglio, quindi, l’ideale è inserirsi in questo micro-clima, fatto di prodotti tipici e paesaggi che comprendono il lago e le colline, vigneti e uliveti. 

Michele
Michele
Ciao lettore :) Sono Michele, ho 30 anni e vivo sul Lago di Garda, più precisamente a Toscolano Maderno. La passione e la bellezza di questo territorio mi hanno spinto a condividere con voi i miei migliori consigli e tutto ciò che riguarda il Lago di Garda. Se avete bisogno di informazioni ulteriori commentate l'articolo e vi risponderò in 24 ore! Buon viaggio a tutti!

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