Fin dal Rinascimento, sulla sponda bresciana del Lago di Garda, il favoloso micro-clima ha portato alla nascita di diverse coltivazioni con strutture delle limonaie.
Alcune sono ancora lì, nonostante il commercio dei limoni verso il Nord Europa sia ben diminuito… scoprite insieme a me la loro storia e dove si trovano le più caratteristiche, tutte da visitare!
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Come nascono le coltivazioni dei limoni sul Garda
Sappiamo che gli agrumi si sono diffusi in Europa intorno all’anno mille dall’estremo oriente grazie agli arabi. Secondo alcuni studi i primi a coltivarli in Italia furono i siciliani per poi, pian piano, osservarne l’espansione fino al lago di Garda, complice un clima favorevole ma soprattutto l’ingegnoso lavoro degli abitanti del territorio.
Se inizialmente furono forse Monaci Francescani del Monastero di Gargnano ad introdurre gli agrumi nel XIII secolo, leggenda vuole che i marinai che trasportavano gli agrumi da una sponda all’altra divennero anche i primi giardinieri!
Dalle prime colture a Maderno e Toscolano e poi a Limone del Garda, presto arrivarono agli altri paesi della sponda occidentale del lago dove iniziarono a coltivare gli alberi sui pendii terrazzati. Tutto era a favore: ruscelli, valli riparate, colline in pendenza, il microclima del Garda.
Ma c’erano anche degli ostacoli: la terra per gli agrumi doveva essere importata dalla parte meridionale del lago perché il terreno originale era ghiaioso, e poi l’approvvigionamento idrico per le piante era complesso, oggi considerato un capolavoro grazie agli innovativi sistemi di irrigazione.
La struttura delle limonaie
I limoneti fiorirono sulle coltivazioni a terrazza, collegate tra gradini di pietra, e riparate da muri enormi nella parte posteriore dei “boschetti” di agrumeti. Le travi in legno di castagno creavano le strutture del tetto, che posavano sui pilastri in pietra, ed erano anche supportate da circa 5 file di travi sottili, parallele.
Di solito, al centro oppure all’estremità di queste coltivazioni c’erano le piccole costruzioni edilizie dove si riponevano i materiali usati per costruire i ripari invernali – quando le strutture diventavano serre con tetti, e pareti frontali in vetro tra le travi, per far entrare la luce. Delle vere e proprie “finestre” sorrette da strutture di legno di pino, perni di legno e cerniere per l’apertura. Nascevano così le famose limonaie sul Garda!
Le limonaie più famose, splendore e declino
Centri come Limone sul Garda, Gargnano e Toscolano divennero i più importanti centri di coltivazione nel nord Italia per i limoni, le arance e i cedri. Ma soprattutto era il punto più comodo per esportarli verso l’Austria e la Germania.
Se la maggior parte erano nella zona ovest del lago, anche un’eccezione come le limonaie di Torri del Benaco e Punta San Vigilio hanno avuto i loro momenti di gloria. Sono casi isolati, perché la presenza del Monte Baldo ad est, rende la sponda una zona in ombra fino a mezzogiorno.
Nella parte bresciana vennero costruite le principali le strutture che ancora oggi vediamo, le Limonaie con alte mura per proteggere gli arbusti dai venti freddi del nord-est. Soprattutto nel Seicento e Settecento la zona fu celebre per queste colture, e nel diario di Goethe (Viaggio in Italia) queste limonaie furono descritte in modo entusiasta “uno spettacolo di abbondanza e grazia”. Le vide a Limone, lì dove oggi c’è ancora la famosa Limonaia del Castel.
Sfortunatamente, durante la prima guerra mondiale, la posizione geopolitica di Limone fece interrompere le coltivazioni, dato che era una zona di combattimento attivo tra l’Impero Austro-Ungarico e il Regno d’Italia. Infatti, dopo la guerra, non si tornò alle coltivazioni di prima, se non con fatica, e comunque già dall’Ottocento il commercio dei limoni era in declino per poi arrestarsi completamente nel secolo successivo.
Le limonaie più famose sul Garda
Quali sono le limonaie più famose del lago di Garda? Vi ho raccontato, brevemente, la storia delle coltivazioni di limoni (e agrumi), molto famosi soprattutto sulla sponda occidentale. Ecco quali sono quelle visitabili e sicuramente più importanti.
La Limonaia “Pra de la Fam” di Tignale
Imponente e ancora funzionante, risale al Seicento e si trova di fronte al porto.
La Limonaia Castèl a Limone sul Garda
Oggi è visitabile, essendo stata restaurata nel 2004, con una nuova piantagione di circa 50 alberi di agrumi.
La Limonaia La Malora a Gargnano
Una limonaia rinascimentale, restaurata e portata a nuova vita da veri appassionati, si può vedere tramite visita guidata.
A Gargnano, inoltre, si svolge l’evento Giardini d’Agrumi, perché sono tante le limonaie gestite da privati o enti pubblici, che aprono le loro porte per l’occasione.
Limonaie a Gardone Riviera
Una si trova accanto alla Chiesa di San Nicolò di Gardone Sopra, risale ai primi del Novecento nell’ambito di villa Elena, ed è stata restaurata dal comune negli ultimi 15 anni.
Un’altra limonaia fa parte dei giardini della Prioria nel Vittoriale, la residenza del poeta D’Annunzio a Gardone Riviera.
Limonaia di Toscolano
Recentemente restaurata dal Comune, questa limonaia seicentesca si trova accanto d un palazzo storico; è una delle tante limonaie visibili dal porto, che un tempo erano attive.
Le limonaie di Pieve di Tremosine
Una costruita alla fine dell’Ottocento, come un piccolo giardino e un castelletto, cadde presto in stato di abbandono. Un’altra limonaia più grande si trova a Campione di Sopra, frazione di Tremosine sul Garda antica, costruita forse già all’inizio del Settecento.
Ciao Michele, questo è il primo articolo completo che invita a vedere non solo una particolare limonaia. In più hai aggiunto qualche cenno storico. Ti ringrazio, perché era proprio quello che cercavo. Ho un bimbo di 11 anni al quale è stato regalato un alberello di limone di cui lui si occupa come se fosse un cagnolino, ovvero con tanto riguardo ed amore. Purtroppo, personalmente, non sono un’esperta di limoni e cerco qualcuno che possa dedicarci un po’ di tempo per darci qualche informazione utile x il nostro albero e che riesca a trasmettere un po’ di questa passione al mio bimbo. Grazie mille
Ciao Rossella,
grazie mille per le belle parole e per aver raccontato la tua storia.Quello che ti consiglio è sentire direttamente i proprietari delle limonaie dato che ce ne sono tantissimi nella sponda bresciana del lago che lo fanno anche solo per passione!